Librandi Gravello Tenuta Arcidiaconato 2021
La storia del Librandi Gravello risale all'inizio degli anni '80 quando l'azienda volle tentare di sfruttare le potenzialità di un vitigno autoctono con uno internazionale. Il vino, infatti è un blend di Gaglioppo e Cabernet sauvignon. I due vitigni si compensano creando un assemblaggio di rara complessità tanto da far diventare il vino come prodotto di punta dell'azienda. Non bisogna dimenticare che Librandi è stato il precursore dei vini calabresi nel mondo. I fratelli, dotati di lungimiranza, hanno interpretato le potenzialità dei territori del crotonese con eccellenti risultati. Il vino nasce nella terra che un tempo faceva parte della Magna Grecia. Il Gaglioppo in particolare, si pensa sia stato il vino dato ai vincitori delle Olimpiadi. Il vino Gravello ha la denominazione Val di Neto Rosso IGT. Le percentuali dei vitigni sono: Gaglioppo 60% e Cabernet Sauvignon 40%. I suoli sono di natura argilloso-calcarea e il microclima è mitigato dalle brezze marine che spirano dallo Ionio. I vigneti sono localizzati sia nell'Agro di Stongoli nella tenuta Librandi sia nell'Agro Rocca di Neto nella tenuta Rosaneti.
La raccolta manuale delle uve in cassette comincia durante la prima decade di ottobre. Le uve, quindi, vengono sottoposte a pigia-diraspatura e poi lasciate fermentare in acciaio a temperatura controllata. Dopo lo svolgimento della malolattica il vino riposa in botti di legno. L'invecchiamento in legno dura circa 12 mesi in barrique di Allier. Appena considerato pronto, viene imbottigliato per un ulteriore affinamento in vetro. Prima dell'immissione in commercio il vino riposerà in bottiglia per 6 mesi.